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Mondiali. Clamoroso: Paltrinieri e mista maschile d'oro! Argento Pilato

Nuoto
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Un'Italia da record. Un'Italia mai vista. Gregorio Paltrinieri sciocca il mondo vincendo i 1500 col record europeo; la staffetta 4x100 mista di Thomas Ceccon, Nicolò Martinenghi, Federico Burdisso e Alessandro Miressi batte gli americani con un altro primato continentale; Benedetta Pilato si prende l'argento nei 50 rana e Thomas Ceccon addirittura restituisce una medaglia dopo la cerimonia di premiazione. Una giornata da pazzi chiude il mondiale di Budapest per il nuoto italiano che aggiorna tutti i suoi numeri con 5 ori, 2 argenti e 2 bronzi; 24 finali, un record mondiale, due europei e 7 italiani per 16 primati personali. Una densità di risultati e qualità mai vista. Una grande Italia pronta per essere protagonista davanti al suo pubblico, allo Stadio del Nuoto di Roma che ospiterà i campionati europei dall'11 agosto.

STRAORDINARIO PALTRINIERI. Il re è tornato, vince in 14'32"80 col record europeo i 1500 ai campionati mondiali, dà all'Italia la quarta medaglia d'oro iridata mai raggiunta in un'edizione, ma soprattutto si riprende il proscenio nella gara di cui è stato campione olimpico e già due volte mondiale (2015 e 2017) oltre che di bronzo (2013 e 2019). "Questo è un sogno", dice a bordo vasca appena uscito dalla vasca ancora col fiatone Paltrinieri, che dopo il tocco sale sulla corsia e ruota la mano destra vicino all'orecchio, come a dire: capito come vanno le cose, ci siamo spiegati? "Prima della gara i miei amici mi dicevano che ero quotato a 26 e ho pensato: ma come si permettono! Allora è finita tutta la fiducia in me? Ma io sapevo di poter vincere i 1500. Che avrei potuto vincere anche gli 800. So di poter gareggiare così, sapevo di valere questi tempi - sottolinea il capitano dell'Italnuoto - Dopo gli 800 ero super deluso. Io ci sono, lo so. Non è mai facile arrivare ad una gara e fare bene anche se si è nelle condizioni perfette. Mi diverte ancora tanto allenarmi e gareggiare. Io investo sempre tutto me stesso per questi momenti di grande gioia", continua il 27enne fuoriclasse carpigiano, allenato da Fabrizio Antonelli per Fiamme Oro e Coopernuoto, cresciuto al centro federale di Ostia e portato ai successi internazionali da Stefano Morini fino al maggio 2020. "Sono anni che penso di valere meno; in questi giorni ho pensato anche che gli altri forse era diventati più forti di me, ma poi mi son detto: no, non ancora. Ero in corsia 1, vedevo il pubblico che mi incitava, il nostro tifo straordinario. Oggi sono salito sul blocco che volevo vincere. Questo oro mondiale è la medaglia più importante di tutte. E' molto più difficile, e stancante anche mentalmente, vincere oggi rispetto a 10 anni fa. Ma io non ho mai smesso di credere in me stesso", conclude l'azzurro che migliora il primato europeo di 14'33"10 che aveva nuotato al Sette Colli in notturna post prima ondata di Covid il 13 agosto 2020 allo Stadio del Nuoto di Roma che ospiterà dall'11 agosto i campionati europei.
Paltrinieri è stato in testa dall'inizio alla fine con passaggi di 3'51"04 ai 400, 7'44"19 agli 800, 11'37"95 ai 1200 e chiusura in 29"39 e 28"69, fino a 100 metri sotto al record mondiale del discusso cinese Sun Yang (squalificato per doping) di 14'31"02. Al secondo posto, ma senza mai riuscire a duellare, lo statunitense campione olimpico dei 1500 e mondiale degli 800 Bobby Finke in 14'36"70 col record americano; bronzo per il tedesco campione uscente e bronzo olimpico Florian Wellbrock (già argento negli 800) in 14'36"94; fuori dal podio il connazionale Lukas Martens, miglior performer dell'anno, in 14'40"89 e l'ucraino Mykhailo Romanchuk (campione d'Europa, argento uscente e bronzo negli 800), quinto in 14'40"98.

GLI AMERICANI SIAMO NOI. La staffetta 4x100 mista maschile vince un oro che vale un mondiale per dimensione di squadra e rilevanza. Mai d'oro una staffetta, mai sul podio iridato la mista. Ma l'occasione era ghiotta e la squadra, già di bronzo alle Olimpiadi, è nel pieno della crescita. I campioni del mondo Thomas Ceccon e Nicolò Martinenghi aprono dorso e rana in 51"93 e 57"47; Federico Burdisso nuota il delfino in 50"63 e dà il cambio ad Alessandro Miressi con 4 decimi di vantaggio su Ryan Held che ci prova, ma non ce n'è. Lo sprinter azzurro nuota in 47"48 e chiude col record europeo di 3'27"51 come la Gran Bretagna alle Olimpiadi di Tokyo. Gli azzurri precedono gli statunitensi di 28 centesimi e i britannici di 3"80. Una prestazione enorme!
"Ci credevamo, abbiamo nuotato frazioni ottime. Ci siamo esaltati", commenta Ceccon, 23enne di Schio che chiude la rassegna iridata con due ori (mista e 100 dorso), un primato del mondo (100 dorso) e uno d'Europa (mista), un bronzo (4x100 stile libero) e altri cinque record italiani. "Sapevamo che sarebbe stato determinante l'approccio mentale, andare oltre la fatica e dare fondo a tutte le energie. Ci siamo riusciti e ne siamo felici", conclude il 21enne di Schio allenato da Alberto Burlina al centro federale di Verona per Fiamme Oro e Leosport. "Siamo stati tutti bravi - prosegue Miressi, 24enne torinese di CN Torino e Fiamme Oro, allenato da Antonio Satta - Finalmente sono riuscito a mettere la prestazione giusta. Dopo il bronzo in apertura di mondiale con la 4x100 stile libero, che mi ha soddisfatto per la medaglia, ma non per la prestazione, è stato un lungo inseguimento alla condizione. Stasera non potevo sbagliare e siamo riusciti a compiere una grande impresa", sottolinea il campione europeo nel 2018 e vicecampione europeo lo scorso anno, che detiene il record italiano in 47"45. "Avevamo un'opportunità irripetibile con l'assenza di Caeleb Dressel. Non potevamo perdere. Eravamo carichi. Coscienti delle nostre potenzialità. Siamo stati perfetti e siamo contentissimi. Bello bello", evidenzia Burdisso, 21enne pavese che nuota e studia nel College di Chicago, seguito anche a distanza da Simone Palombi, bronzo olimpico nei 200 farfalla. "La medaglia più bella; la medaglia che ci fa cantare l'inno di Mameli tutti insieme - dice con gli occhi gonfi di gioia Martinenghi, 22enne di Varese allenato da Marco Pedoja per il CC Aniene, d'argento nei 50 dopo il titolo nei 100 - Sapevamo che le frazioni di dorso e rana non potevamo sbagliarle; poi i miei compagni sono stati perfetti e abbiamo battuto gli Stati Uniti".

LA PRIMA VOLTA DELLA STAFFETTA D'ORO. Mai d'oro, mai mista. L'Italia esorcizza un altro tabù con la staffetta mista maschile sul gradino più alto del podio mai raggiunto. Finora l'Italia era arrivata sette volte alla medaglia iridata con le staffette (3 argenti e 4 bronzi), a cominciare dal terzo posto conquistato a Cali 1975 dalla 4x100 stile libero maschile con Paolo Barelli, presidente federale, in seconda frazione per la prima medaglia iridata maschile del nuoto italiano. Seguono tutte le medaglie in staffetta del nuoto italiano prima del successo di oggi: argenti delle 4x200 maschili a Fukuoka 2001 (Emiliano Brembilla, Andrea Beccari, Matteo Pelliciari, Massimiliano Rosolino) e Melbourne 2007 (Rosolino, Alessandro Calvi, Christian Galenda, Filippo Magnini) e della femminile a Kazan 2015 (Alice Mizzau, Erica Musso, Chiara Masini Luccetti, Federica Pellegrini); bronzi della 4x100 a Calì 1975 (Roberto Pangaro, Paolo Barelli, Claudio Zei e Marcello Guarducci), Kazan 2015 (Luca Dotto, Marco Orsi, Michele Santucci e Magnini), Budapest 2022 (Miressi, Ceccon, Lorenzo Zazzeri, Manuel Frigo) e della 4x200 a Perth 1991 (Emanuele Idini, Roberto Gleria, Stefano Battistelli e Giorgio Lamberti).

LA RANA CHE NON TI ASPETTI. E' quella di Ruta Meylutite, vincitrice di tutto 10 anni fa e bronzo nei 100, che sorprende al tocco Benedetta Pilato. La 17enne di Taranto conquista l'argento in 29"80, a un decimo dalla lituana che vince per la prima volta i 50 di cui fu bronzo a Barcellona 2013 a 16 anni. "Di meno non potevo fare. Lo avevo capito in questi giorni. Ho sbagliato anche la partenza e ho sentito la tensione. Aver realizzato il record del mondo (29"30, ndr) nella primavera del 2021 ha aumentato la pressione. Avevo puntato tutto su questa gara. Il 100 è stato una sorpresa. Sono comunque contenta per la medaglia; ovvio che c'è un minimo di delusione, ma devo anche accettare il responso del cronometro che rappresenta il mio stato di forma attuale", racconta l'atleta di Fiamme Oro e CC Aniene, seguita da Vito D'Onghia, che si conferma vice campionessa del mondo della specialità. Il bronzo è della sudafricana Lara Van Niekerk in 29"90.

UN SOFFIO DI TROPPO, IL COLPO DI SCENA, POI LA REVIEW. Thomas Ceccon conquista il bronzo nei 50 dorso, anzi no. Grottesco se non fossimo a un mondiale; se fosse una scenetta di una sit-com farebbe anche ridere. Prima due centesimi di amarezza che lo tenevano ai piedi del podio, poi la squalifica dell'americano Justin Ress che aveva vinto in 24"12 e Thomas Ceccon quindi di bronzo in 24"51, a cinque centesimi dal record in semifinale che aveva migliorato quello nuotato in batteria in 24"62 per un incremento di mezzo secondo. L'azzurro festeggia la medaglia di bronzo sul podio. Ma all'improvviso il dietro front. Scusate abbiamo sbagliato. La FINA accoglie il ricorso degli Stati Uniti, ritenendo entro i 15 metri la subacquea di Ress. Così arriva la richiesta: signor Ceccon ci siamo sbagliati, ci restituisca la medaglia perché dobbiamo rifare la cerimonia di premiazione. La delegazione italiana chiede spiegazioni, ma non è formalizzabile un ricorso che abbia oggetto la gara di un atleta di una nazionale diversa dalla propria. Ufficiale: Ceccon torna quarto e gli americani con Carol Zalenski presidente della commissione tecnica, ed ex presidente di USA Swimming, se la cantano e se la suonano.   

MISTA FEMMINILE CHE GUARDA AL FUTURO. In finale anche la staffetta mista femminile; progetto in costruzione che parte dal settimo posto in 3'58"86 con frazioni di Margherita Panziera (1'00"35), Benedetta Pilato (1'07"00), Elena Di Liddo (57"45) e Silvia Di Pietro (54"06). Il podio è di un altro livello ed è composto dagli Stati Uniti che vincono in 3'53"78, dall'Australia seconda in 3'54"25 e dal Canada terzo in 3'55"01. Le azzurre sono comunque le terze tra le europee precedute solo da Svezia e Olanda: see you in Rome.

Risultati degli azzurri nelle finali dell'ultima giornata

50 dorso uomini 
RI 24"46 Thomas Ceccon in semifinale
prec. RI 24"62 Thomas Ceccon in batteria
1. Justin Ress (Usa) 24"12
2. Hunter Armstrong (Usa) 24"14
3. Ksawery Masiuk (Pol) 24"49
4. Thomas Ceccon 24"51

50 rana donne
RM 29"30 Benedetta Pilato il 22/05/2021 a Budapest
1. Ruta Meilutyte (Ltu) 29"70
2. Benedetta Pilato 29"80
3. Lara van Niekerk (Rsa) 29"90

1500 stile libero uomini 
prec. RE 14'33"10 Gregorio Paltrinieri il 13/08/2020 a Roma
1. Gregorio Paltrinieri 14'32"80 RE CR
2. Bobby Finke (Usa) 14'36"70 AM
3. Florian Wellbrock (Ger) 14'36"94

50 stile libero donne 
Nessun'azzurra qualificata
1. Sarah Sjoestroem (Swe) 23"98
2. Katarzyna Wasick (Pol) 24"18
3. Meg Harris (Aus) ed Erika Brown (Usa) 24"38

400 misti donne 
Nessun'azzurra iscritta
1. Summer McIntosh (Can) 4'32"04 WRJ
2. Katie Grimes (Usa) 4'32"67
3. Emma Weyant (Usa) 4'36"00

4x100 mista uomini
RE 3'27"51 Gran Bretagna l'1/8/2021 a Tokyo
prec. RI 3'29"17 Italia l'1/8/2021 a Tokyo (Ceccon, Martinenghi, Burdisso, Miressi)
1. Italia 3'27"51 =RE RI
con Thomas Ceccon 51"93, Nicolò Martinenghi 57"47, Federico Burdisso 50"63, Alessandro Miressi 47"48
2. Stati Uniti 3'27"79
con Ryan Murphy 52"51, Nic Fink 57"86, Michael Andrew 50"06, Ryan Held 47"36
3. Gran Bretagna 3'31"31
con Luke Greenbank 53"81, James Wilby 58"82, James Guy 51"23, Tom Dean 47"45

4x100 mista donne
RI 3'55"79 Italia il 30/07/2021 a Tokyo (Panziera, Castiglioni, Di Liddo, Pellegrini)
1. Stati Uniti 3'53"78
con Regan Smith 58"40, Lilly King 1'05"89, Torri Huske 56"67, Claire Curzan 52"82
2. Australia 3'54"25
con Kaylee McKeown 58"77, Jenna Strauch 1'05"99, Brianna Throssell 57"19, Mollie O'Callaghan 52"30
3. Canada 3'55"01
con Kylie Masse 58"39, Rachel Nicol 1'07"17, Margaret MacNeil 56"80, Penny Oleksiak 52"65
7. Italia 3'58"86
con Margherita Panziera 1'00"35, Benedetta Pilato 1'07"00, Elena Di Liddo 57"45, Silvia Di Pietro 54"06

Foto di Giorgio Scala / Andrea Staccioli DBM
L'uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit.

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